Limiti di emissioni veicoli Euro 7: dalla Comunità Europea arrivano le prime proposte per la normativa Euro 7 riferita ai limiti di emissioni. Vi era grande attesa per la pubblicazione da parte delle istituzioni europee, che si era fatta attendere per una serie di rinvii. 

Ecco di seguito le principali novità che riguardano la normativa Euro 7

Normativa Euro 7: tutte le novità introdotte

Per prima cosa è bene precisare che la normativa Euro 7 si applica a tutti i tipi di motorizzazioni (veicoli elettrici compresi). Gli elementi inquinanti di riferimento sono gli ossidi di azoto – NOx o il particolato. Questi agenti non interessano solamente i motori, ma anche altre componenti del veicolo come i freni e gli pneumatici. 

Tornando ai limiti relativi alla normativa Euro 7 è interessante notare che essi non coinvolgono le emissioni di anidride carbonica. La ragione sta nel fatto che la Comunità Europea è intenzionata a ridurre totalmente le emissioni di CO2 di auto e furgoni entro il 2035. 

Normativa Euro 7: ambiti di applicazione e tempistiche

A differenza del passato la normativa Euro 7 riguarda non più solamente le automobili ma anche i furgoni, gli autobus, e ancora i veicoli commerciali pesanti: l’obiettivo dell’Europa è infatti ridurre l’impatto ambientale di tutto il comparto dei trasporti stradali. Quest’ultimo è infatti considerato responsabile del 39% di tutte le emissioni di ossido di azoto nel 2018 e dell’11% di PM2.5 e PM10. 

Con la nuova normativa, auto e furgoni dovranno necessariamente emettere il 35% in meno di NOx, rispetto a quanto imposto dalla precedente normativa; i mezzi più grandi saranno invece obbligati a emettere il 56% in meno. Inoltre dovrà essere ridotto notevolmente il particolato (del 13% e del 39%). Per gli impianti frenanti è invece prevista una decurtazione del 27%. 

E ancora, un’altra importante novità introdotta dalla normativa riguarda le disposizioni relative alle parcelle inquinanti. A questo proposito Bruxelles ha comunicato che “le regole Euro 7 sono neutre dal punto di vista tecnologico e del carburante”. Tanto premesso, vengono applicati gli stessi limiti di emissioni a ogni veicolo all’interno della stessa categoria, indipendentemente dalle diverse tecnologie e dal carburante che lo caratterizza. 

Questa neutralità tecnologica stabilizza una soglia per gli ossidi di azoto di 60 mg/km (sia per la benzina che per il diesel). La classificazione degli elementi inquinanti è stata inoltre ampliata dalla normativa. L’Euro 7 è anche il primo standard in assoluto a regolamentare le particelle ultra-fini – fino a 10 nanometri. L’entrata in vigore del nuovo regolamento è fissata al primo luglio 2025 per i nuovi veicoli leggeri e al primo luglio 2027 per i veicoli pesanti. 

Euro 7, i costi

Quali saranno i costi relativi all’applicazione della nuova normativa Euro 7? La Commissione Europea, considerando il possibile aumento dei listini, ha analizzato accuratamente l’impatto dei nuovi standard: nello studio condotto è stata considerata anche la crescita dell’inflazione. Gli incrementi di costo previsti rappresentano solo una piccola parte del prezzo totale del veicolo: tra 90 e 150 euro per auto e furgoni e 2700 euro circa per camion e autobus. 

La Commissione Europea ritiene quindi che i benefici della salute che apporterà l’applicazione della normativa Euro 7 “superino in misura significativa questi costi per i produttori, i consumatori e le autorità”. 

La palla del pacchetto Euro 7 passa ora al consueto iter autorizzativo comunitario, anche se non sono mancate ad arrivare le prime critiche da parte dell’associazione dei costruttori europei – Acea che si dice “seriamente preoccupata”.