Questo articolo potrebbe ragionevolmente intitolarsi “non è mai troppo presto”. Perché non è indispensabile aspettare l’arrivo della stagione calda per fare la ricarica dell’aria condizionata dell’auto. Come ogni altro dispositivo, necessita di manutenzione. Come prima cosa, occorre stabilire che non c’è un periodo standard entro il quale ricaricare l’aria condizionata auto. In genere è consigliato farlo ogni due anni o, ancora meglio, ogni 60mila km percorsi. C’è anche chi consiglia di attendere 4/5 anni prima di effettuare la ricarica. Inoltre, ci sono dei casi in cui non è necessario ricaricarla nemmeno dopo 10 anni di vita del veicolo. Dipende dai chilometri percorsi e dalla salute dell’impianto. Infatti se l’aria condizionata auto necessita di essere ricaricata, manderà dei chiari segnali.

Come funziona l’impianto di climatizzazione dell’auto?

Prima di analizzare sintomi, cause e come ricaricare l’aria condizionata della propria auto è utile sapere come funziona l’impianto di climatizzazione di un veicolo. Ogni vettura, infatti, è dotata di un impianto composto da un serbatoio contenente gas refrigerante, un circuito di tubi ed un compressore collegato al motore dell’autovettura. In questo modo l’aria calda aspirata dall’esterno cede calore al gas refrigerante, abbassandosi di temperatura e perdendo umidità rinfrescando così l’abitacolo. I condizionatori possono essere di due tipi: manuali, che vengono gestiti attraverso manopole e tasti dal guidatore stesso, e automatici in cui è il climatizzatore stesso a gestire temperatura e flusso in base a dei parametri impostati precedentemente.

Aria condizionata auto: quando ricaricarla

Una domanda che la maggior parte degli automobilisti si pongono è: ogni quanto si deve ricaricare l’aria condizionata dell’auto? In realtà non esiste una risposta universale. C’è chi consiglia di ricaricare il gas refrigerante ogni 2 anni, chi ogni 4, chi ogni 5 anni. Tendenzialmente è bene considerare 4 o 5 anni come un lasso di tempo sufficiente ma bisogna tener conto anche di altri fattori. Se, ad esempio, la vettura in questione percorre 50.000 km all’anno, utilizzando l’impianto di areazione in auto, è normale supporre che la ricarica dell’aria condizionata possa rendersi necessaria dopo un paio di anni. Tuttavia ci sono anche dei casi in cui non è necessario ricaricare il gas refrigerante nemmeno dopo 10 anni di vita del veicolo.

Quando fare ricarica aria condizionata auto: sintomi

Capire se ci sia bisogno o meno di ricaricare l’aria condizionata in auto non è difficile. Generalmente è arrivato il momento quando il climatizzatore smette di essere efficiente: l’aria che esce dalle bocchette non è molto fredda, ci vuole molto tempo per raggiungere una temperatura piacevole dentro l’abitacolo oppure, nel caso del climatizzatore automatico, l’impianto non riesce a raggiungere la temperatura impostata. Tutti questi sono chiari sintomi della necessità di una ricarica dell’aria condizionata. Oppure, nel caso di climatizzatore automatico, quando l’impianto non riesce a raggiungere la temperatura impostata. Molti automobilisti ricaricano l’aria condizionata auto ogni due anni o entro i 60mila Km. Di solito, con la stessa scadenza temporale, occorre sostituire il filtro disidratatore. Questo elemento è importante perché cattura le impurità presenti nell’aria e contribuisce all’assorbimento dell’umidità. Inoltre, più o meno ogni 15.000 Km è necessario sostituire il filtro dell’abitacolo. Se poi, dovesse fuoriuscire una quantità troppo elevata di cattivo odore, bisogna provvedere alla pulizia totale dell’evaporatore. Sel’impianto dell’aria condizionata dell’auto impiega troppo tempo per far fuoriuscire aria fredda è necessario un tagliando.

Come ricaricare l’aria condizionata dell’auto: metodo fai-da- te

Dopo aver analizzato i sintomi ed essere giunti alla conclusione che è arrivato il momento di ricaricare l’aria condizionata è bene sapere cosa fare. Esistono dei kit fai da te per la ricarica del gas refrigerante in modo autonomo, che richiedono un certo livello di esperienza pregressa ma permettono anche un discreto risparmio. Prima di tutto è bene munirsi di protezioni per viso, occhi e mani. Una volta fatto questo si può acquistare una bombola di gas refrigerante – dello stesso tipo di quella precedentemente utilizzata dall’auto – e agganciare la manichetta della bombola all’attacco di servizio dell’impianto di climatizzazione: è bene controllare subito che la pressione sia corretta, ovvero con un valore all’interno del range previsto. Successivamente si apre la valvola per la ricarica del refrigerante, attivando al massimo il climatizzatore (a motore acceso) per la verifica del mantenimento della pressione durante l’esercizio. Affinché l’operazione possa considerarsi conclusa in maniera positiva è bene assicurarsi che durante il funzionamento non ci siano strani odori nell’abitacolo.

Come ricaricare l’aria condizionata dell’auto: il nostro consiglio

I kit per il fai-da- te usano principalmente il gas R134a. Ma nelle vetture più moderne si predilige causare un minore inquinamento ambientale e, quindi, questo gas è sostituito da altri. In generale il consiglio è quello di rivolgersi presso un’officina specializzata, dal momento che la ricarica dell’aria condizionata dell’auto è un’operazione poco costosa. Attenzione però che se è fatta da una persona non esperta potrebbe rivelarsi pericolosa. Il costo della ricarica del climatizzatore dell’auto può spaziare da 30 a 80 euro circa, a seconda della città e del tipo di vettura. Ci sono anche delle case automobilistiche che offrono la ricarica gratuita insieme al tagliando di manutenzione ordinaria della vettura. Una buona prassi è anche quella di cambiare il filtro abitacolo, che generalmente ha un costo di 20/30 euro. Se l’efficacia del vostro climatizzatore dovesse continuare ad essere poco soddisfacente, allora potrebbero esserci dei guasti. In ogni caso un’officina specializzata può risolvere ogni dubbio.

Quanto costa la ricarica dell’aria condizionata auto?

Ricaricare l’aria condizionata dell’auto ha un costo abbastanza variabile, soggetto innanzitutto al modello di vettura considerato e alla singola officina in cui ci si reca. Un’utilitaria, in media, si ricarica con una spesa compresa tra i 30 euro del Sud Italia e i 50 euro del Centro Nord. Generalizzando il tutto, è possibile affermare che per ricaricare il condizionatore della propria automobile, la spesa media si aggira sempre su cifre comprese tra i 20 e i 70 euro. Per questo è bene informarsi preventivamente presso la propria officina di fiducia.

Ricaricare l’aria condizionata dell’auto: conclusioni

In conclusione è sempre bene puntare su un’officina specializzata. Come abbiamo visto, il costo della ricarica dell’aria condizionata può spaziare da 30 a 70 euro circa, a seconda della città e del tipo di vettura, cifra alla quale va aggiunta la manodopera: solitamente però la spesa complessiva oscilla tra gli 80 e i 120 euro. Ci sono anche delle case automobilistiche che offrono la ricarica gratuita insieme al tagliando di manutenzione ordinaria della vettura. Una buona prassi è anche quella di cambiare il filtro abitacolo, che generalmente ha un costo di 20 o 30 euro. Per mantenere in perfetto stato l’impianto di condizionamento, però, è bene seguire alcune regole come, ad esempio, evitare le strade sconnesse per far sì che, con il manto stradale accidentato, si possano allentare le giunzioni dei tubi oppure lubrificare periodicamente le guarnizioni azionando l’aria condizionata una trentina di minuti ogni 15-20