A partire dal 2020 tutti gli apparecchi radio venduti in Italia, compresi quelli installati sulle automobili, sono in grado di ricevere il segnale DAB+, la radio digitale. Un cambiamento che ricorda molto la transizione alla televisione digitale. Ma cos’è la digital radio? Il DAB (Digital Audio Broadcasting, ovvero radio DAB) è uno standard di radiodiffusione digitale che permette la trasmissione sonora di programmi radiofonici con qualità paragonabile, nella sua ultima versione (DAB+), a quella di un compact disc.

Tutto quello che c’è da sapere sulla digital radio dab

Nel 1987 la Comunità Europea finanziò il progetto Eureka-147, volto alla definizione di uno standard comune per le trasmissioni digitali. Norvegia e Gran Bretagna cominciarono a trasmettere i primi canali digitali già nel 1995, ma il vero decollo è avvenuto nel 2007, con l’esordio del DAB+. In un paese come il nostro dove il segnale analogico è martoriato dalla sovrapposizione di numerosi operatori radiofonici, il suono cristallino, privo di fruscii e interferenze, è per noi italiani l’aspetto più rilevante della radio digitale.

Dab+, le meraviglie della radio digitale

Una rivoluzione da ascoltare, certo, ma anche da vedere: la radio digitale consente anche la ricezione di immagini. Quest’ultime possono contenere messaggi legati alla messa in onda (informazioni sul programma radiofonico e sul brano trasmesso), ma anche informazioni utili – grazie al servizio Tpeg (Transport protocol experts group), che permette di conoscere le condizioni del traffico e del meteo – anche legate a situazioni d’emergenza.

Come ascoltare la digital radio

Frequenze addio: per individuare l’emittente basta selezionarne il nome da una lista e per tutta la durata del viaggio non saranno necessarie correzioni da parte dell’automobilista. Quest’ultimo aspetto può ricordare la funzione RDS-AF delle radio analogiche – che mantiene l’apparecchio sintonizzato sempre sullo stesso programma cercando la frequenza disponibile sul territorio – ma è più efficace: il suono, come ricordavamo, è sempre cristallino. Finché è disponibile il segnale DAB. E se il segnale DAB non fosse più disponibile durante il viaggio? In tal caso l’apparecchio cerca la stessa emittente in FM.

Gli operatori della digital radio

In Italia trasmettono in DAB+ tre grandi operatori di rete: EuroDAB, DAB Italia e Rai Way, ognuno dei quali veicola i contenuti di una molteplicità di emittenti consorziatesi ad hoc, per un totale di oltre 40 programmi nazionali, da Radio Deejay a Radio Maria, da Radio Capital a RTL 102.5, senza dimenticare le emittenti Rai. A livello locale, si aggiungono altri 25 operatori, per oltre 250 programmi in DAB+. La radio digitale raggiunge circa l’80% della popolazione digitale e oltre seimila chilometri di autostrade. La diffusione più capillare è nella provincia di Bolzano, servita dall’operatore RAS. Qui la copertura arriva al 99,5%, con oltre 100 programmi DAB+ ascoltabili anche in 25 gallerie di lunghezza superiore a 500 metri, in genere scoperte (sono necessari appositi ripetitori).

Acquistare la digital radio

Dal 1° giugno 2019 tutte le apparecchiature radiofoniche distribuite ai rivenditori nazionali, comprese quelle montate sulle automobili, avranno “almeno un’interfaccia per la ricezione del segnale digitale”. E dal 1° gennaio 2020, come accennavamo in apertura, non potranno più essere venduti al pubblico device privi di tale caratteristica. Lo prevede un emendamento alla legge di stabilità del 2018. Le informazioni visive del DAB+ ben si sposano con i display sempre più grandi dei moderni sistemi di infotainment delle vetture, ormai presenti sulla maggioranza degli esemplari consegnati in Italia. Ma, nonostante ciò, non mancano modelli che offrono la ricezione del DAB+ solo come optional e i venditori non sempre la propongono ai clienti durante le trattative: finché non scatteranno i richiamati obblighi per distributori e venditori, sarà bene informarsi sulle caratteristiche dell’impianto audio di serie prima di acquistare la vettura.

Come faccio a cambiare radio?

Come faccio a cambiare radio se non ho in programma di cambiare la vettura? Ci sono diverse soluzioni: la prima è cambiare l’impianto audio. Se la vostra auto è piuttosto recente potrete acquistare anche a cifre modeste moderni sistemi di infotainment che in genere necessitano di un tradizionale ingresso 2 din (180 x 100 mm). Ma sono disponibili anche moderni impianti con radio digitale che necessitano di un ingresso 1 din (180×50 mm), in genere diffuso sulle auto più anziane. Prima dell’acquisto assicuratevi che siano idonee alla ricezione del segnale DAB+. Se non volete o non potete cambiare il vostro impianto audio, potrete aggiungere un sintonizzatore DAB+. Si tratta di un adattatore che consente l’ascolto del segnale digitale da radio analogiche, venduto in diversi modelli con prezzi a partire da poche decine di euro. Gli esemplari più sofisticati sono dotati di apposito controller, molto simile a quello dei kit vivavoce più diffusi.

Vantaggi della digital radio

Attenzione: la ricezione del segnale DAB+ necessita di antenne dedicate. Anche in questo caso, se ne trovano di diversi modelli e caratteristiche. Quelle più economiche sono applicabili al parabrezza e risultano pressoché invisibili. I vantaggi della radio digitale sono molti. I vantaggi della DAB+ riguardano principalmente la qualità audio. Non dovendo più necessariamente fare affidamento sulle sfruttatissime frequenze classiche, la ricezione sarà di qualità superiore nonostante non tutta l’Italia riceva copertura effettiva (l’80% coperto da segnale). Niente paura, nell’eventualità di assenza di segnale, la radio si sintonizza sulle frequenze FM che tutti conosciamo. Con la radio DAB+ avremo la possibilità di ricevere anche immagini utili per riconoscere il brano trasmesso, o per le emergenze. Infatti la digitalizzazione di un canale di comunicazione come la radio, sembra calzare a pennello con gli ultimi ritrovati in quanto a console in ambito automobilistico.

La storia della radio digitale in Italia

Quando nasce la radio DAB? La Dab in verità è roba piuttosto stagionata: è un progetto europeo che risale agli anni Ottanta. Quasi 20 anni fa, nel 1995, Norvegia e Regno Unito attivarono i primi canali radio digitali Dab. Nel 2007 è nata l’evoluzione, il Dab+. Nel febbraio 2016 il 70% della popolazione italiana è raggiunto da un segnale outdoor (al di fuori degli edifici) DAB+, con una copertura concentrata nel nord Italia e nelle grandi città, mentre nel 2017 è previsto il raggiungimento di una copertura nazionale del 90%.

Nel gennaio 2016 trasmettevano 116 canali DAB+ in simulcast e 20 esclusivamente DAB+, ai quali si aggiungono 7 data services e 2 canali di test. I canali nazionali sono 39, a fronte dei 19 ricevibili in FM. Buona parte del Nord Italia, con la pianura Padana che è coperta ormai da ovest a est, almeno nelle città e lungo le autostrade. Di fatto è possibile mettersi in macchina uscendo dalla Val d’Aosta e arrivare fino al Friuli senza perdere il segnale. Scendendo verso sud, è ben coperta Roma e molti tratti autostradali. Più in ritardo il Sud.

Radio Digitale Dab+ la radio per chi ama la radio

Una cosa è certa: la Digital Radio è un’opportunità per chi ama la radio, ma nessuno sarà obbligato ad acquistare un apparecchio Dab+. All’orizzonte non c’è nessuno “spegnimento” (switch off) dell’analogico, come avvenuto per la tv. In Europa solo la Norvegia ha programmato la fine delle radio Fm, per il 2017. Come interagisce la Dab radio con il guidatore? Miglior qualità audio, più semplicità d’uso, contenuti aggiuntivi (testo, immagini) che affiancano l’audio e potenzialmente anche nuovi canali, come avvenuto per la tv. Di radio DAB si parla da molti anni anche nel nostro paese ma l’accelerazione sulla radio digitale è recente. L’arrivo del digitale terrestre televisivo ha (finalmente) liberato alcune frequenze che sono e saranno utilizzate proprio dalla Digitale Radio.

Differenze tra Dab e Dab+

La prima versione del DAB aveva un bit rate di 128 kbit/s con un codec audio MP2 ma molto criticata da parte degli audiofili per il taglio delle frequenze superiori a 14 kHz mentre la tradizionale radio FM garantiva una trasmissione fino a 15 kHz: l’mp2 necessitava infatti almeno di 160 kbit/s per avere la qualità tipica della radio FM e dai 192 ai 256 kbit/s per raggiungere la qualità CD. DAB+ Nel 2007 l’ETSI, l’Istituto europeo per gli standard nelle telecomunicazioni, ha introdotto lo standard DAB+ che adotta l’algoritmo di compressione HE-AAC (High Efficiency Advanced Audio Codec, o AAC+, con una codice di correzione Reed-Solomon.

Radio dab + anche sui cellulari?

L’obbligo dell’adeguamento dal 2020 riguardava anche i telefoni cellulari e smartphone: per questi però la data è stata rinviata con una norma di legge contro la radio digitale che è stata inserita nel decreto Sblocca cantieri. Ha vinto la lobby dei produttori di cellulari che hanno convinto governo e maggioranza al rinvio alla data del 30 dicembre 2020 per i veicoli commerciali ed i cellulari che dovranno essere dotati di un ricevitore radio digitale.