Una coalizione di 13 sindaci e vicesindaci provenienti da diverse città europee ha recentemente espresso la necessità di concedere maggiore autonomia ai comuni nella determinazione dei limiti di velocità sulle strade urbane. Questa iniziativa, evidenziata in una lettera congiunta inviata al Financial Times, rappresenta una risposta alle proposte di legge nazionali che potrebbero limitare la capacità delle autorità locali di implementare efficaci misure per la sicurezza stradale. L’attenzione dei firmatari è concentrata principalmente sulle normative in Italia e nel Regno Unito, nonché sulla resistenza del governo tedesco nel concedere ai comuni un maggiore controllo sui limiti di velocità locali.
Tra i firmatari della lettera figurano diverse autorità italiane di spicco, tra cui il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e il sindaco di Firenze, Dario Nardella. Inoltre, ha sottoscritto l’appello anche la vicesindaca e assessora alla mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi. Oltre a questi rappresentanti italiani, hanno aderito all’iniziativa anche i primi cittadini di importanti città europee come Amsterdam, Helsinki e Rotterdam, evidenziando così un ampio sostegno internazionale alla richiesta di maggiore autonomia dei comuni nella determinazione dei limiti di velocità urbani.
Le motivazioni che hanno spinto i sindaci
In particolare, i sindaci sottolineano l’importanza di limiti di velocità più bassi nelle aree urbane, poiché contribuiscono a prevenire incidenti stradali e a migliorare la qualità della vita nelle città europee. Queste misure non mirano a limitare la libertà degli automobilisti, ma piuttosto a rendere le strade più sicure per tutti, riducendo il rumore e l’inquinamento e favorendo forme di trasporto più sostenibili come il camminare e il ciclismo.
Inoltre, la lettera evidenzia il fatto che oltre il 70% degli europei vive in città, paesi e periferie, e che tali aree affrontano numerose sfide in materia di salute e ambiente. Pertanto, è fondamentale garantire ai leader locali la capacità di introdurre soluzioni efficaci per ridurre i danni e migliorare la vita dei cittadini. In questo contesto, la richiesta di maggiore autonomia per i comuni nella determinazione dei limiti di velocità rappresenta un passo significativo verso il raggiungimento di questi obiettivi.
La risposta da Bruxelles
Antonio Avenoso, direttore esecutivo del Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti, ha accolto positivamente la lettera, sottolineando che la riduzione dei limiti di velocità urbani rappresenta una strategia efficace e a basso costo per migliorare la sicurezza stradale, ridurre il rumore e promuovere modalità di trasporto più sostenibili come il camminare e il ciclismo. Avenoso ha enfatizzato che non esistono valide ragioni per limitare l’autonomia delle autorità locali nell’adozione di tali misure, considerando che esse comportano numerosi benefici per la comunità. Questa prima reazione da parte di Bruxelles sembra indicare un’accoglienza positiva alle richieste avanzate dai sindaci, almeno a livello discorsivo.