La durata reale di un furgone, di un veicolo commerciale diesel, benzina o elettrico, è un fattore molto importante nell’economia di un’azienda, in particolare per una PMI. Sapere quanto costa gestire un veicolo commerciale – quindi quando è giunta l’ora di cambiarlo – è importante quanto conoscerne prezzo d’acquisto e le caratteristiche tecniche.
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Durata di un furgone alimentare
Calcolare correttamente la durata del furgone è vitale per chi svolge un’attività alimentare. Chi trasporta cibi utilizza veicoli commerciali isotermici o coibentati Quando si tratta di trasportare derrate alimentari è indispensabile conoscere la regolamentazione sul loro trasporto. L’ATP (Accord Transport Perissable) è una normativa internazionale che regola le condizioni di trasporto per i veicoli commerciali frigoriferi refrigerati adibiti al trasporto di alimenti deperibili, che devono dunque essere trasportati a temperatura controllata
Dalla data del primo rilascio il certificato A.T.P. ha una validità di 6 anni; successivamente viene effettuato per altri 3 anni sino al raggiungimento dei 12 anni di vita. Dopo tale durata il rinnovo dell’attestato A.T.P. non è più di competenza dei centri collaudi ma bensì dei centri prova. In questo caso il rinnovo ha una durata di 6 anni.
Quanti km può percorrere un furgone?
Parliamo di motori diesel, senza dubbio la tipologia di trazione più utilizzata dai veicoli commerciali. Questa domanda spesso ricorre e viene riproposta non soltanto al momento della scelta di un nuovo veicolo commerciale nuovo o usato, ma in generale, sia che si affronti un discorso tecnico, sia che si sia immersi in una chiacchiera da bar. È bene chiarire subito una cosa: tale domanda non ha risposta precisa. Così come per il motore benzina, sono troppo complesse le parti che compongono un propulsore e quindi risulta veramente difficile dare una “scadenza”. Ci sono però delle considerazioni che si possono fare e valgono a carattere generale.
Motori a gasolio per veicoli commerciali
Innanzitutto è logico pensare che un motore a gasolio abbia una durata superiore rispetto ad un benzina. Questa affermazione (che è un po’ sulla bocca di tutti), parte da un fondamento anche piuttosto naturale: un motore diesel è più pesante come basamento e si muove ad un regime di giri inferiore rispetto ad un motore benzina, quindi si stressa meno e ha più probabilità di durata. La considerazione preliminare da fare è la cilindrata. Un motore diesel di piccola cilindrata, dura solitamente meno di un motore diesel di grande cilindrata e la stessa cosa vale per il motore benzina. Ultima variabile di carattere generale è rappresentata dalle strade che il motore percorrerà o ha percorso. Un percorso pianeggiante, autostradale o comunque extraurbano, garantisce solitamente una fluidità di marcia superiore e uno stress minore del motore, rispetto allo stesso motore sottoposto a percorsi montani o cittadini, in cui cambiate di marcia sono più frequenti e stressanti.
Km percorsi da motori diesel
È verosimile indicare la durata motore diesel anche in 400-500 mila km e ve ne sono diversi di esempi, soprattutto di cilindrate medio alte, mentre nelle piccole cilindrate si può pensare di attestarsi intorno a valori inferiori ma di tutto rispetto, arrivando anche ai 300 mila km (si pensi a motori 1.3 o 1.5 che montano alcuni veicoli commerciali). Logicamente la durata si allunga qualora la manutenzione svolta, durante l’intera vita del motore, sia stata quanto più precisa e puntuale.
A quanti km vendere il veicolo usato
Arriviamo ora al nocciolo della questione: quanti chilometri può fare un veicolo prima di essere considerato troppo usata? Se la si deve vendere, di solito non si superano i 100mila o i dieci anni di vita. Se si vuole arrivare fino alla rottamazione, le variabili in gioco sono diverse e molto dipende da quale manutenzione è stata fatta nel corso degli anni. Un motore può tranquillamente durare oltre i 200mila chilometri. Anche il doppio se parliamo di un diesel di alta cilindrata, grazie al basamento più pesante e all’abitudine a girare a un numero di giri inferiore. Il motore diesel è sottoposto a meno stress rispetto a un benzina che è anche più complesso a livello di struttura e, di conseguenza, più facilmente usurabile.
Come allungare la vita di un furgone?
Non ci sono trucchi particolari, le regole sono sempre quelle, semplici e chiare. Di fatto basterebbe attenersi al libretto di manutenzione dell’auto rispettando le scadenze e adottando uno stile di guida ordinato. In particolare:
- Cambiare l’olio motore ogni anno oppure ogni 20mila chilometri
- Monitorare costantemente i livelli dei liquidi;
- Sostituire le candele, i filtri e la catena di distribuzione quando necessario
Il segreto della durata di un veicolo commerciale sta nel rodaggio. Se per i motori a benzina è bene effettuare il rodaggio per i primi mille chilometri di vita del veicolo, per quelli diesel è consigliabile effettuare questa operazione per un periodo pari a 3.000 chilometri. Questa differenza è dovuta da un periodo d’assestamento delle parti in movimento un po’ più prolungato rispetto alle componenti di un motore a benzina.
Rodaggio veicoli commerciali moderni
Parlando con vari appassionati si sente spesso dire che le vetture moderne, a differenza di quelle del passato, non hanno più bisogno della fase del rodaggio nelle prime migliaia di chilometri dall’acquisto. Questa teoria, tuttavia, non è condivisibile perché, se è pur vero che la moderna tecnologia ormai applicata sulle vetture di nuova generazione ha fatto compiere grandi progressi, è altrettanto vero che rispettare il periodo di rodaggio consigliato nei primi chilometri di vita aiuterà a preservare la meccanica nel tempo. Oltre alle precauzioni nell’utilizzo del motore nella fase di rodaggio, sarà importante avere particolare cura sia dell’impianto frenante che di tutte le altre componenti di utilizzo quotidiano. Per quel che riguarda i freni è bene procedere con un utilizzo delicato nei primi chilometri, in modo da consentire un assestamento ideale delle pastiglie con i dischi e far sostituire il liquido negli intervalli consigliati, così da avere un impianto sempre in perfetta efficienza.
Veicoli commerciali e super ammortamento
Il super ammortamento è l’agevolazione che spetta ai titolari di redditi d’impresa e agli esercenti arti e professioni che effettuano investimenti in beni materiali strumentali nuovi. Tecnicamente si tratta di una deduzione extra contabile che consiste in una variazione in diminuzione della base imponibile per il calcolo delle imposte dovute.
Chi può usufruire dell’agevolazione? Tutti i possessori di Partita IVA, imprese o liberi professionisti, esclusi i contribuenti con regimi forfettari possono avere l’agevolazione fiscale per i veicoli commerciali attraverso il super ammortamento. Con il super ammortamento è possibile portare in deduzione d’imposta un valore maggiore rispetto al valore di ammortamento dei nuovi beni strumentali acquistati dall’azienda.
L’impresa ammortizzerà il bene soggetto a super ammortamento al 130% mediante un aumento della quota ammortizzabile rispetto a quella prevista dal decreto ministeriale di riferimento. I veicoli che rientrano nel super ammortamento sono quelli citati nell’art. 54 del Codice della Strada: autobus, autocarri, trattori stradali, autoveicoli per trasporti specifici, autoveicoli per uso speciale, autotreni, autoarticolati, autosnodati e mezzi d’opera.
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