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Vecchia auto finalmente ti rottamo
È meglio un incentivo oggi oppure un super-sconto domani? O forse sono indispensabili entrambi per far ripartire un mercato tra i più importanti? La buona notizia è che – finalmente – il bonus rottamazione auto e i relativi incentivi sono diventati legge dello Stato. Sotto il cappello del “decreto Rilancio” ci stanno quindi anche loro da quando il Senato della Repubblica ha confermato la fiducia al governo sul provvedimento con 159 voti a favore, 121 contrari e nessun astenuto. Approvato alla Camera lo scorso 9 luglio prevede una serie articolata di interventi per un valore di 55 miliardi di euro. L’obiettivo dichiarato consiste nel sostenere l’impatto economico dell’emergenza sanitaria su imprese, lavoratori con partite Iva, dipendenti, famiglie e terzo settore che si trovano nella necessità di dover cambiare l’auto.
Bonus rottamazione 2020 per aiutare l’ambiente
Il Covid 19 non ha ucciso solo migliaia di esseri umani. Insieme alle persone più deboli e fragili ha inferto anche un colpo gravissimo all’ambiente. La necessità di arginare il contagio e successivamente far ripartire l’economia hanno relegato in secondo piano questioni altrettanto importanti e vitali come la tutela dell’ambiente e l’avvio di politiche economiche realmente sostenibili. Il bonus rottamazione auto 2020 ha il merito di tenere conto anche di questo, Indubbiamente contribuirà a svecchiare uno dei parchi auto più anziani d’Europa, incentivando la rottamazione di veicoli inquinanti che saranno sostituiti anche da vetture ibride o totalmente elettriche. Un passo in avanti importante da tutti i punti di vista.
Tutti gli incentivi contenuti nel merito del decreto rilancio
Il decreto Rilancio è un provvedimento da 55 miliardi. Dal 10 agosto al 31 dicembre 2020 chi rottamerà una vettura vecchia di dieci anni per acquistare un’auto Euro 6 (con alimentazione a benzina o diesel) con emissioni al massimo a 110 grammi di Co2 al chilometro, avrà diritto ad un incentivo da 3.500 euro. Di questi 1.500 euro saranno a carico dello Stato, mentre i restanti 2.000 euro sono a carico del concessionario che dovrà quindi effettuare uno sconto sul prezzo della vettura. Il bonus è dimezzato nel caso in cui non vi sia la rottamazione della vecchia auto. Importante: il bonus rottamazione auto 2020 sale fino a 10.000 euro per acquisto auto elettriche.
Incentivi per auto Elettriche
L’auto ibrida o totalmente elettrica beneficia di incentivi ancora maggiori. Come affermavamo nel paragrafo precedente, per chi intende acquistare auto ibride ed elettriche è stato previsto un ulteriore incentivo di 4000 euro si ha un’auto da rottamare, che si riducono a 2.000 nel caso in cui non si disponesse di un’auto da sostituire. L’intento è chiaro e condivisibile: contribuire a ringiovanire il parco circolante e abbassare le emissioni inquinanti. Cumulando il nuovo incentivo con i vecchi sconti già pianificati, i bonus previsti per l’acquisto di auto di ultima generazione salgono così rispettivamente a 6.500 e 10.000 euro.
Incentivi per Moto e motorini elettrici
Gli incentivi rottamazione previsti dal governo comprendono anche il mercato motociclistico. Nel caso si disponga di un vecchio mezzo da rottamare l’acquisto di moto e motorini elettrici o ibridi sale sino a 4.000 euro. Senza rottamazione invece l’incentivo si ferma a 3.000 euro.
Incentivi auto: Un decreto tira l’altro
Il decreto incentivazione rottamazione auto vale in complesso 55 miliardi di euro. Tuttavia per le quattro ruote sono stati stanziati solo 50 milioni, un importo esiguo che molto probabilmente sarà rafforzato in un prossimo provvedimento al vaglio del governo. Si ipotizza quindi la creazione di un nuovo decreto che dovrebbe includere uno scostamento di bilancio da 20 miliardi di euro, di cui poco meno di 1 miliardo destinato a rifinanziare gli incentivi alla rottamazione e all’ecobonus.
Il decreto rilancio rende disponibili contributi statali fino a 1.500 euro (più altri 2.000 garantiti dal concessionario sotto forma di sconti) per l’acquisto di un’auto nuova Euro 6 (con emissioni tra i 61 e i 110 g/km di CO2 e prezzo fino a 40 mila euro al netto dell’Iva), con contestuale rottamazione di una vettura di almeno dieci anni. L’incentivo, per un totale di 3.500 euro, è subordinato alla concessione dello sconto da parte del concessionario. Senza rottamazione, il contributo scende a 750 euro (con 1.000 euro garantiti dal concessionario).
Auto Elettriche: aumenta l’ecobonus
L’acquisto di auto elettriche e ibride plug-in che già godono dell’ecobonus, vetture con emissioni tra i 0 e i 60 g/km, è sostenuto da un ulteriore contributo di 2 mila euro (più altri 2 mila concessi dal concessionario) a fronte della rottamazione di una vecchia auto e di 1.000 euro (più altri 1.000 della concessionaria) senza rottamazione. Negli ultimi cinque mesi del 2020 l’ecobonus e le misure del decreto Rilancio si sommano e rafforzano sensibilmente il sostegno destinato alle auto a basse emissioni. Le vetture tra 0 e 20 g/km di CO2 (ovvero le auto elettriche) l’incentivo complessivo passa da 6 a 10 mila euro con rottamazione e da 2.500 a 6.500 senza, mentre per le auto tra i 21 e i 60 g/km di CO2 (intervallo nel quale ricadono tutte le ibride plug-in e qualche full hybrid) il sussidio aumenta dagli attuali 2.500 euro a 6.500 in caso di rottamazione, e da 1.500 a 3.500 senza rottamazione.
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Gli incentivi del Comune di Milano
Fortunati i residenti a Milano. Il Comune di Milano ha varato un piano di incentivi che consentirà di acquistare una nuova auto con un contributo fino a 9.600 euro a fronte della rottamazione di un mezzo fino a Euro 5 diesel e fino a Euro 2 benzina. Le vetture da rottamare devono essere già intestate al richiedente prima della data di pubblicazione del bando. Questo bonus è riservato alle auto elettriche, ma nella tabella pubblicata da Palazzo Marino sono presenti anche le auto ibride (benzina e diesel), bifuel (metano e Gpl) e vetture a benzina Euro 6, oltre a varie tipologie di mezzi a due ruote. I contributi comunali accessibili senza limitazioni Isee possono essere sommati all’ecobonus statale (fino a 6.000 euro per un’elettrica e 2.500 per un’ibrida) ma non con quelli regionali (fino a 8.000 euro per un’elettrica). Gli incentivi saranno disponibili fino all’esaurimento dei 6 milioni di euro stanziati dal Comune e non oltre il 30 novembre.
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