Come si trasforma un veicolo commerciale leggero in camper?

“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” recita la legge della conservazione della massa, una legge fisica della meccanica classica che prende origine dal cosiddetto postulato fondamentale di Lavoisier. Chi desidera trasformare il proprio furgone in camper – “camperizzarlo” per usare un terribile ma efficace neologismo – non fa altro che applicare questo principio. La domanda cruciale è tuttavia sempre la stessa: quanto costa far camperizzare il proprio furgone? È legale trasformare un veicolo commerciale leggero, un mezzo originariamente concepito per trasportare merci, in “casa mobile”? Scopriamo insieme quanto può costare la camperizzazione di un furgone.

Camper con allestimento mobile o fisso?

Nel nostro paese la legge vieta di trasformare un veicolo commerciale leggero in camper mediante la realizzazione di un allestimento fisso. In questo caso si incorre in una multa o addirittura nel il ritiro del libretto. Infatti la legge prevede che per un allestimento fisso vero e proprio la conversione a camper venga effettuata da un officina specializzata. Questo prevede la legge. Ma, come sempre, il bisogno aguzza l’ingegno e la soluzione si chiama “allestimento mobile”.

Cosa significa allestimento mobile di un camper?

Nel caso di un “fai da te” che trasforma un veicolo commerciale leggero in camper l’allestimento mobile in buona sostanza sta ad indicare l’inserimento di strutture mobili (quindi facilmente estraibili) all’interno del furgone. Una collocazione perfettamente legittima perché non modifica la struttura del furgone né il telaio. In pratica è come se si trasportassero dei mobili all’interno del proprio veicolo commerciale leggero. Il segreto, lo ripetiamo, è che l’allestimento non deve essere fisso.

Camperizzare è bello

Se il “fai da te” è complesso anche dal punto di vista normativo, indubbiamente è però molto più economico. Con il fai da te si risparmiano parecchi soldi rispetto a quanto costa l’intervento di un allestitore professionista. È tuttavia indispensabile comprendere se si è in grado di realizzare l’allestimento desiderato e cosa si può effettivamente fare nel rispetto della legge

Cosa posso fare per camperizzare il mio veicolo commerciale?

Il segreto è installare strutture mobili (facilmente estraibili) all’interno del veicolo. Tutti i mobili possono essere fissati saldamente tramite delle normali cinghie agli anelli già presenti sul veicolo commerciale leggero. Una soluzione pratica e senza l’utilizzo di viti, che di fatto non modifica nulla a livello strutturale. Un allestimento mobile fatto bene può essere molto pratico e funzionale e somigliare molto ad una camperizzazione vera e propria. Il “fai da te” offre il vantaggio di una realizzazione ad alto tasso di personalizzazione e fa risparmiare parecchi soldi. Sta quindi al singolo camperista definire il livello di allestimento in base all’utilizzo che ne vuol fare. C’è la maniera più minimalista (ed economica) quella pensata per dormici magari una volta ogni tanto, piuttosto che un allestimento più completo, adatto per chi desidera trascorrere lunghi periodi.

Camperizzare: la scelta del mezzo

Scegliere il furgone adatto è il primo passo. Esistono vari tipi di mezzi, passo lungo, passo corto, veicoli commerciali, furgoni 7, 8 e 9 posti. Una scelta intelligente è ad esempio il Fiat Talento. Una scelta ideale per chi ha l’esigenza di avere sia un furgone camperizzato sia un veicolo commerciale leggero da usare nella vita di tutti i giorni. La camperizzazione è removibile, cioè costruita in modo da poterla togliere e mettere senza bisogno di omologazione.

Camperizzare il veicolo commerciale: costi

Fermo restando che molte scelte sono soggettive ed è quindi possibile spendere di più o di meno a seconda del livello di allestimento, la tabella che riportiamo indica in modo dettagliato l’insieme dei costi. La parte elettrica è quella che incide di più, specialmente il frigorifero. Usando spesso il van e vivendoci dentro per diversi mesi è una spesa abbastanza fondamentale. Il segreto? Iniziare da una camperizzazione base e pian piano aggiungere quello che serve in base alle proprie disponibilità economiche. Questa tabella riassume a grandi linee i costi dei materiali/attrezzature impiegati per la camperizzazione. Essendo un fai da te la manodopera è gratuita. Come già detto, la spesa per un allestimento può variare moltissimo in base alle scelte personali, al paese dove si vive e al risultato che si vuole raggiungere. 

COSTO MATERIALI

  • Legni: 250
  • Vernici legno: 100
  • Materassi: 110
  • Lavandino: 60
  • Stoffe (tende e coprimaterassi): 100
  • PVC pavimento: 15
  • WC chimico: 50
  • Fornello a gas: 25
  • Viti e cerniere: 50
  • Barre portapacchi tetto: 45
  • Giunti elettrici, cavi, fusibili, ecc.: 50
  • Luci a led: 15
  • Frigorifero: 500
  • Pannelli solari: 210
  • Batteria AGM: 190
  • Caricabatteria: 150
  • Regolatore di carica: 110
  • Inverter NDS 600W: 130
  • Attrezzi e extra: 150

Per un totale di euro 2.310,00

Quali accessori extra si possono installare senza omologazione?

L’elenco degli accessori che si possono installare senza omologazione comprende: portabici da doppia porta, tendalino laterale, l’impianto elettrico, pannelli solari, doccia solare da tetto, oblò. La realizzazione dell’oblò non richiede l’omologazione perché viene effettuato un buco nella lamiera e non nelle traversine portanti del tetto (in quel caso sarebbe una modifica strutturale). Anche l’isolamento non è considerato modifica strutturale, specialmente se viene effettuato semplicemente inserendo del materiale isolante dietro i pannelli già presenti nel van dove solitamente c’è solo dello spazio vuoto.

Si può omologare un mezzo camperizzato “fai da te”?

Purtroppo in Italia non è possibile. La legge impone che la camperizzazione di un veicolo commerciale leggero venga attuata da un allestitore professionista; il progetto deve essere firmato da un ingegnere. Una soluzione riservata a hobbisti davvero molto bravi (quindi in grado di fare un “lavoro a regola d’arte”) consiste nel realizzare da sé la camperizzazione e trovare un allestitore che garantisca per il lavoro e che lo presenti all’ingegnere per la vidimazione. Un’altra soluzione è quella di immatricolare il veicolo commerciale leggero trasformato in camper in Germania, realizzare l’allestimento fai da te secondo i criteri della motorizzazione tedesca (più semplici di quelli italiani) farlo omologare camper e successivamente reimmatricolarlo in Italia.

Si può camperizzare un autocarro?

Sino ad ora il tema riguardava la camperizzazione di un veicolo commerciale leggero, cioè un mezzo immatricolato autovettura (M1). È invece impossibile trasformare in camper un veicolo immatricolato autocarro (N1) poiché un autocarro per essere allestito in regola deve poi superare il collaudo e il conseguente cambio di destinazione d’uso. Detto ciò, sappiamo bene che circolano tranquillamente molti veicoli camperizzati immatricolati autocarro. Il problema è sempre lo stesso: il giudizio dipende da chi controlla poiché come si sa, le leggi in Italia non sono molto chiare e vanno spesso interpretate. E poiché le informazioni sono spesso discordanti, la motorizzazione sostiene una tesi, la polizia della strada un’altra, la guardia di finanza un’altra ancora. Quindi spesso si arriva a un punto dove ognuno decide per sè (subendone poi le conseguenze i caso di problemi).

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