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Come si guida un’auto elettrica?
Come si guida un’auto elettrica? È davvero così diversa il modo di guidarla rispetto ad un auto tradizionale? Sono domande che sempre più frequentemente gli automobilisti si pongono. E proprio nel momento in cui il mercato delle auto elettriche sta crescendo vertiginosamente come il fagiolo magico di una famosa fiaba. Fino a pochi anni fa l’auto elettrica era ancora considerata un fenomeno di nicchia; oggi invece quasi tutte le case automobilistiche stanno proponendo nuovi modelli di veicoli elettrici con un’autonomia sempre maggiore. Il numero di veicoli elettrici nel mondo è di oltre 7,7 milioni, di cui più di 2,25 milioni venduti solo nel 2019. Sebbene siano ancora una percentuale limitata rispetto al numero complessivo di veicoli circolanti nel mondo, i veicoli elettrici sono cresciuti di circa 40 volte negli ultimi 7 anni. Nel 2019 in Italia il mercato delle vetture elettriche è cresciuto del 111% rispetto all’anno precedente.
Le tre tipologie di auto elettriche
Sono tre le categorie di auto elettriche.
- La prima comprende i veicoli 100% elettrici, i cosiddetti BEV ovvero “Battery Electric Vehicles”, che hanno come unico sistema di stoccaggio di energia di bordo un sistema basato su accumulo elettrochimico, ovvero una batteria. Uno o più motori elettrici provvedono alla generazione di potenza meccanica e al recupero in frenata.
- La seconda riguarda i veicoli ibridi ricaricabili, i PHEV ovvero “Plug-in Electric Vehicles, dotati sia di un sistema di accumulo a batterie ricaricabili anche da rete elettrica, sia un motore a benzina. Il motore termico e quello elettrico provvedono all’erogazione di potenza meccanica e al recupero in frenata.
- L’ultima categoria comprende i veicoli ibridi convenzionali chiamati “Full Hybrid” i quali sono dotati sia un sistema di accumulo a batterie ricaricabili non da rete elettrica, sia un motore a benzina. Il motore termico e quello elettrico provvedono all’erogazione di potenza meccanica e al recupero in frenata.
La Guida Nissan per l’automobilista elettrico
Nel primo trimestre del 2020, nonostante le difficoltà fatte registrare da tutto il settore a causa dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus, il numero di vendite di auto elettriche è aumentato del 68,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per festeggiare il decimo anniversario di Nissan Leaf (l’auto 100% elettrica più venduta al mondo) la casa giapponese ha redatto una guida per l’automobilista elettrico; un manuale con consigli e indicazioni di “buone pratiche” dedicato ai proprietari di veicoli elettrici per aiutarli a ottimizzare le prestazioni del proprio veicolo a zero emissioni. Non solo tecnologia, insomma, ma anche istruzioni e suggerimenti per diventare un perfetto gentleman dell’automobilismo elettrico.
Prima regola: commenta e condividi le tue esperienze
Innanzitutto è importante comprendere che acquistando un’auto elettrica si entra a far parte di una comunità molto diversa dalle altre, nella quale la condivisione e lo scambio di informazioni riveste un’importanza particolare. Condividere consigli sui punti di ricarica pubblici con amici e familiari e scambiare le informazioni usando le app e i forum, è una pratica di buon senso e di civiltà. Il confronto con i suggerimenti pubblicati dagli altri proprietari di veicoli elettrici aiuta il mercato a crescere e facilita la pianificazione dei viaggi di tutti gli automobilisti “elettrici” in particolare quelli a lunga percorrenza. In buona sostanza si tratta di ritrovare quel senso di comunità solidale che caratterizzava i viaggiatori in Italia nell’immediato dopoguerra.
Seconda regola: aiuta gli altri automobilisti “elettrici”
Se si possiede una colonnina di ricarica a casa, è buona cosa renderla disponibile al proprio vicino. L’88% degli automobilisti che hanno scelto la modalità elettrica predilige la ricarica a casa: di conseguenza condividere la colonnina di ricarica è una scelta di socialità saggia e intelligente.
Terza regola: non occupare inutilmente le aree di ricarica
Potrebbe apparire un’ovvietà, ma purtroppo non lo è. Esattamente come le persone sensate evitano di parcheggiare l’auto in una stazione di servizio, così gli automobilisti “elettrici” bene educati si guardano bene dall’occupare un’area di ricarica se non hanno bisogno di ricaricare. Inoltre, quando si ha la necessità di ricaricare le batterie della propria auto è indispensabile pensare a quanto tempo realmente ci serve
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Quarta regola: prenditi cura della batteria
Le batterie delle auto elettriche vanno curate come fragoline di serra. Il primo consiglio è di evitare di lasciare a lungo le batterie con un livello di carica basso: mantenendolo costantemente elevato proteggerai la loro salute e ridurre al minimo l’impatto sull’autonomia di percorrenza. Un ultimo suggerimento: l’ideale è parcheggiare l’auto in un luogo coperto.
Quinta regola: pianifica la ricarica
Quando si organizza un lungo viaggio la cosa più sensata da fare è definire il percorso considerando con attenzione i punti di ricarica lungo il tragitto. Vale sempre la pena pianificare in anticipo: è il metodo migliore per rendere sicuro e piacevole un viaggio a lunga percorrenza
Sesta regola: Non hai bisogno di molta carica? Lascia un biglietto!
Quando il tempo di ricarica in un punto di ricarica pubblico è breve, è buona norma informare gli altri automobilisti “elettrici” del tempo necessario affinchè possano a loro volta pianificare la sosta. Basta un biglietto sul parabrezza e… il gioco è fatto.
Settima regola: controlla la pressione degli pneumatici
Per massimizzare l’efficienza di un’auto elettrica (veicolo che pesa di più di un’auto tradizionale) basta attiva la modalità di risparmio energetico e verifica che gli pneumatici siano gonfiati al livello raccomandato dal produttore.
Ottava regola: valutare le alternative di ricarica
Un’auto elettrica è come un gatto che dorme: inattivo per 20 ore al giorno. È un’opportunità che va sfruttata al meglio decidendo liberamente se ricaricare presso un punto di ricarica rapida pubblico, una colonnina domestica o una presa domestica standard. Un’auto elettrica in fondo è come uno smartphone: si ricarica ovunque è possibile accedere all’alimentazione di rete.
Nona regola: proteggere i punti di ricarica
I punti di ricarica sono per gli automobilisti “elettrici” come le oasi per i carovanieri che attraversano il deserto. Le strutture dei punti di ricarica fanno trattate con cura e con rispetto: solo così funzioneranno in modo impeccabile e alla massima velocità programmata.
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